Biografia
Massimiliano Notaro nasce a Roma il 16 Ottobre 1975. Inizia la propria carriera professionale collaborando con il Dino Leonetti Studios.
In questo periodo pubblica fumetti e illustrazioni per riviste di varie case editrici europee, sperimentando stili e tecniche diverse.
Finita questa esperienza, continua a realizzare storie legandosi alla casa editrice italiana Aurea Editoriale, pubblicando così numerose storie brevi per i settimanali Skorpio, Lanciostory e disegnando un albo della fortunata saga John Doe (2004).
Poco tempo dopo, inizia una collaborazione con lo sceneggiatore francese Philippe Saimbert e realizza così l'opera di genere Thriller intitolato Blood Academy pubblicato nel 2010 per la casa editrice Belga Joker Editions.
Realizza parallelamente storyboard per la pubblicità – Pubblicità Progresso per il Ministero della salute – Xoolab Design.
Attraverso il Daisho Studio di Roma gestito da Saverio Tenuta, pubblica nel 2014 due libri in Francia di genere Fantasy per la casa editrice Les Humanoïdes Associés: "Jaemon" - La corde d'or tomo 3 / "Jaemon"- Ceux qui Viennent La Nuit tomo 4.
Queste opere saranno poi ripubblicate anche in molti altri paesi in formati diversi e versioni estese (“Throne of Ice” , “Antarcides”, “Jaemon” edizione integrale) .
Nel 2020 lavora per la Editions Plein Vent alla serie ”les grandes batailles del’histoire de France” e pubblica il libro ”Austerlitz” (testi: Pascal Davoz ).
Nel 2023 disegna il tomo 4 della serie ”La gloire des aigles” (“Le raisin des immortels!”) - Idèes Plus Edition.
Oltre il fumetto, realizza illustrazioni storiche per il Mistero della Difesa e per l'Aeronautica Militare. Nel 2020 viene pubblicato il libro illustrativo: "Per cosa si combatte" (Esercito/Gemmagraf 2020), illustrazioni storiche della prima guerra mondiale.
È stato docente del corso di fumetto presso l'Associazione Multidisciplinare del 12° Municipio di Roma insieme allo sceneggiatore Cristiano Silvi (2001-2004). Nel 2005 collabora come insegnante alla Scuola Internazionale di Comics (Roma).